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Integratori per perdere peso: tutto quello che c’è da sapere!

Gli integratori alimentari promossi per la perdita di peso comprendono un’ampia varietà di prodotti e sono disponibili in una varietà di forme, tra cui capsule, compresse, liquidi, polveri e barrette . I produttori commercializzano questi prodotti con varie affermazioni, incluso il fatto che questi prodotti riducono l’assorbimento dei macronutrienti, l’appetito, il grasso corporeo e il peso e aumentano il metabolismo e la termogenesi. Gli integratori per la perdita di peso possono contenere dozzine di ingredienti e alcuni contengono più di 90. Gli ingredienti comuni di questi integratori comprendono i prodotti botanici (erbe e altri componenti vegetali), le fibre alimentari, la caffeina e i minerali.

Le persone che stanno prendendo in considerazione l’uso di supplementi per la perdita di peso dovrebbero parlare con il loro medico curante e/o nutrizionista  per discutere dei potenziali benefici e rischi di questi prodotti. Questo è particolarmente importante per coloro che hanno condizioni patologiche, tra cui l‘ipertensione, il diabete, steatosi epatica, malattie cardiache ecc.

Tuttavia, secondo un ampio sondaggio effettuato negli Stati Uniti,  meno di un terzo degli che usano integratori dietetici per la perdita di peso ne parlano con uno specialista del settore, affidandosi al fai da te.

Gli integratori dietetici per la perdita di peso contengono un’ampia varietà di ingredienti. Non sorprende che la quantità di informazioni scientifiche disponibili su questi ingredienti varia considerevolmente.

In alcuni casi, la prova dei loro presunti benefici consiste in dati limitati provenienti da studi su animali e di laboratorio, piuttosto che da studi clinici condotti su esseri umani. In altri casi, gli studi a supporto dell’uso di un dato ingrediente sono piccoli, di breve durata e / o di scarsa qualità, limitando la forza dei risultati. In quasi tutti i casi, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno la sicurezza e / o l’efficacia di un particolare ingrediente.

A complicare l’interpretazione di molti risultati dello studio è il fatto che la maggior parte degli integratori dietetici con perdita di peso contiene più ingredienti, rendendo difficile isolare gli effetti di ciascun ingrediente e prevedere gli effetti della combinazione. Esistono prove per uno solo degli ingredienti in un prodotto finito e nessuna prova può essere disponibile per un ingrediente quando è combinato con altri.

Inoltre, i dosaggi e le quantità di componenti attivi variano notevolmente tra gli integratori di perdita di peso descritti nelle pubblicazioni scientifiche, e la composizione del prodotto specifico.  Gli studi potrebbero anche utilizzare tecniche di valutazione diverse e talvolta inappropriate per misurare l’efficacia di un determinato trattamento. Tutti questi fattori possono rendere difficile il confronto dei risultati di uno studio con quelli di un altro.

Gli ingredienti più comuni

1)Mango africano Irvingia gabonensis : inibisce l’adipogenesi e riduce i livelli di leptina( ormone fondamentale per il dimagrimento) . Gli studi sono pochi e i campioni sono di piccole dimensioni.

Risultati degli studi: Possibile modesta riduzione del peso corporeo e della circonferenza della vita, nessun problema di sicurezza per la salute per valori  fino a 3.150 mg / die per 10 settimane . Potenziali effetti avversi: mal di testa, difficoltà a dormire, flatulenza e gas.

2) Beta-glucani: aumentano il senso di sazietà e il transito gastrointestinale, rallentano l’assorbimento del glucosio.Risultati della ricerca: nessun rilevante effetto sul peso corporeo ; non sono stati segnalati problemi di sicurezza fino a 10 g / die per 12 settimane. Potenziali effetti avversi: flatulenza.

3) Arancio amaro (Citrus aurantium L.): aumenta il dispendio energetico e la lipolisi, agisce come un lieve soppressore dell’appetito. La sinefrina è il costituente attivo proposto, tuttavia gli studi clinici sono di scarsa qualità metodologica e i risultati sono piuttosto modesti sulla perdita di peso, da segnalare inoltre, una eventuale combinazione negativa con altri stimolanti. Potenziali effetti avversi: dolore toracico, ansia, mal di testa, disturbi muscolo-scheletrici e aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
4) Caffeina (aggiunta di caffeina o di guaranà, noce di cola, yerba maté o altre erbe): stimola il sistema nervoso centrale, aumenta la termogenesi e l’ossidazione dei grassi Sperimentazioni cliniche a breve termine di prodotti combinati.Risultati della ricerca: Possibile modesto effetto sul peso corporeo o diminuzione del peso nel tempo. Dosaggi sicuri sono considerati fino a 400-500 mg / die per gli adulti. Potenziali effetti avversi: nervosismo, vomito e tachicardia.

5) Capsaicina e altri capsaicinoidi: aumentano il dispendio energetico e l’ossidazione dei lipidi, aumentano la sazietà e riducono l’apporto energetico. Gli studi clinici sono molteplici, per lo più focalizzati sull’apporto energetico e l’appetito ma con nessun effetto diretto sul peso corporeo. Pochi problemi di sicurezza segnalati fino a 33 mg / die per 4 settimane o 4 mg / die per 12 settimane.Potenziali effetti avversi: disturbi gastrointestinali, aumento dei livelli di insulina e diminuzione dei livelli di lipoproteine ​​ad alta densità (HDL).

6) Carnitina: aumenta l’ossidazione degli acidi grassi. I risultati della ricerca sono modesti con possibile riduzione del peso corporeo. Non sono stati segnalati problemi di sicurezza fino a 2 g / die per 1 anno o 4 g / giorno per 56 giorni. Potenziali  effetti avversi: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e un odore corporeo “pesce”; potrebbe aumentare i livelli di trimetilammina N-ossido (TMAO), che sono collegati a un maggiore rischio di malattia cardiovascolare.

7)Chitosano: lega il grasso alimentare nel tratto digestivo. Le prove cliniche sono poche eper lo più di scarsa qualità metodologica, con modesti risultati sul peso corporeo.  Pochi problemi di sicurezza riportati per 0,24-15 g / die per un massimo di 6 mesi. Potenziali effetti avversi: flatulenza, gonfiore, costipazione, indigestione, nausea e bruciore di stomaco.

8) Cromo : aumenta la massa muscolare magra; promuove la perdita di grasso; e riduce l’assunzione di cibo, i livelli di fame e il desiderio di grassi. Diversi studi clinici di varia qualità metodologica con risultati effettivi  sul peso corporeo e sul grasso corporeo modesti. Non sono stati segnalati problemi di sicurezza per l’assunzione raccomandata (20-45 mcg / die per gli adulti). Potenziali effetti avversi: mal di testa, feci acquose, stitichezza, debolezza, vertigini, nausea, vomito e orticaria.

9) Coleus forskohlii: migliora la lipolisi e riduce l’appetito. Forskolin è il costituente attivo proposto. Pochi studi clinici a breve termine con nessun risultato concreto sul peso corporeo. Non sono stati segnalati problemi di sicurezza a dosi tipiche di 500 mg / die per 12 settimane. Potenziali effetti avversi: movimenti intestinali più frequenti e feci molli.

10) Acido linoleico coniugato: aumenta la lipolisi, riduce la lipogenesi e promuove l’apoptosi nel tessuto adiposo. Diversi studi clinici hanno evidenziato un effetto minimo sul peso corporeo e sul grasso corporeo. Pochi problemi di sicurezza riportati per 2,4-6 g / die per un massimo di 12 mesi. Potenziali effetti avversi: disagio addominale e dolore, stitichezza, diarrea, feci molli, dispepsia ed effetti avversi sui lipidi del sangue e sull’omeostasi del glucosio.

11) Fucoxantina: aumenta il dispendio energetico e l’ossidazione degli acidi grassi, sopprime la differenziazione degli adipociti e l’accumulo di lipidi, studiato solo in combinazione con olio di semi di melograno.Risultati della ricerca: ricerca insufficiente per trarre conclusioni definitive. Nessun problema di sicurezza riportato da uno studio clinico che ha utilizzato 2,4 mg / die per 16 settimane, ma non è stato studiato rigorosamente.Effetti avversi segnalati: nessuno.

12) Garcinia cambogia: inibisce la lipogenesi, sopprime la fame.  L’acido idrossicitrico è il componente attivo di cui diversi studi clinici a breve termine e di varia qualità metodologica ne hanno studiato le proprietà. Risultati della ricerca: Poco o nessun effetto sul peso corporea alcuni effetti avversi segnalati tra cui :cefalea, nausea, sintomi del tratto respiratorio superiore, sintomi gastrointestinali, mania e danni al fegato.

13) Glucomannano: aumenta i sentimenti di sazietà e pienezza, prolunga il tempo di svuotamento gastrico. Gli studi clinici a supporto sono diversi e di varia qualità metodologica, per lo più focalizzati sugli effetti sui livelli di glucosio e glicemia con risultati blandi sul peso corporeo. Sono stati riscontrati problemi di sicurezza significativi riportati per le forme di compresse, che potrebbero causare ostruzioni esofagee, ma comunque sono considerati dosaggi sicuri fino a 15,1 g / die di altre forme per diverse settimane.Potenziali effetti avversi segnalati: feci molli, flatulenza, diarrea, stitichezza e disturbi addominali

14)Estratto di chicco di caffè verde (Coffea arabica, Coffea canephora, Coffea robusta): inibisce l’accumulo di grasso, modula il metabolismo del glucosio. Gli studi clinici a supporto sono pochi e tutti di scarsa qualità metodologica.Risultati della ricerca: possibili modesti effetti  sul peso corporeo, sono considerate dosi sicure valori fino a 200 mg / die per 12 settimane. Potenziali effetti avversi: cefalea e infezioni del tratto urinario.

15)Tè verde (Camellia sinensis) ed estratto di tè verde: aumentano il dispendio energetico e l’ossidazione dei grassi, riducono la lipogenesi e l’assorbimento dei grassi. Vi sono diversi studi clinici di buona qualità metodologica sulle catechine del tè verde con e senza caffeina che evidenziano effetti modesti sul peso corporeo. Nessun problema di sicurezza segnalato per l’uso come bevanda, contiene caffeina; alcuni problemi di sicurezza invece, sono stati segnalati per l’estratto di tè verde. Potenziali effetti avversi (per l’estratto di tè verde): costipazione, disturbi addominali, nausea, aumento della pressione sanguigna e danni al fegato.

16)Gomma guar: agisce come agente di carica nell’intestino, ritarda lo svuotamento gastrico, aumenta i sentimenti di sazietà Diversi studi clinici di buona qualità metodologica, ma nessuno ne ha davvero evidenziato risultati sul peso corporeo. Pochi problemi di sicurezza riportati con formulazioni attualmente disponibili contenenti fino a 30 g / die per un periodo di 6 mesi. Potenziali effetti avversi: dolore addominale, flatulenza, diarrea, nausea e crampi.

17)Hoodia (Hoodia gordonii): il “cactus antifame”! Dovrebbe sopprimere l’appetito, ma ci sono pochissime ricerce sull’uomo, con nessu effetto sul peso corporeo.  Sono stati riscontrati alcuni problemi di sicurezza tra cui, aumento della frequenza cardiaca, pressione sanguigna, mal di testa, vertigini, nausea e vomito.

18) Probiotici: alterano il microbiota intestinale, influenzando l’estrazione di nutrienti ed energetici dai cibi e alterando il dispendio energetico. Gli studi clinici sono pochissimi, con nessun effetto sul grasso corporeo, sulla circonferenza della vita e dell’anca o sul peso corporeo.  Nessun problema reale di sicurezza per la salute.Potenziali effetti avversi: meteorismo.

19) Piruvato: aumenta la lipolisi e il dispendio energetico. Gi studi clinici sono pochi e tutti di debole qualità metodologica. Potenziali  effetti avversi: diarrea, meteorismo e livelli di HDL diminuiti.

20) Chetone del lampone: studiato solo in combinazione con altri ingredienti, non vi sono abbastanza ricerche per trarne delle conclusioni definitive.Potenziali effetti avversi segnalati: nessuno, ma anche perchè poco studiato.

21) Fagiolo bianco (Phaseolus vulgaris): interferisce con la rottura e l’assorbimento dei carboidrati agendo come un “bloccante dell’amido” .Ci sono diversi studi clinici e di varia qualità metodologica con probabili modesti effetti sul peso corporeo e grasso totale, sono considerati dosaggi sicuri valori fino a 3.000 mg / die per 12 settimane.Potenziali effetti avversi: mal di testa, feci molli, flatulenza e stitichezza.

 

Conclusioni definitive

 

Alcuni ingredienti degli integratori dietetici per la perdita di peso possono interagire con determinati farmaci. Ad esempio, il glucomannano e la gomma di guar potrebbero ridurre l’assorbimento di molti farmaci assunti per via orale . Il Glucomannano è stato segnalato per abbassare i livelli di glucosio nel sangue  e, quindi, potrebbe interagire con i farmaci per il diabete . Il chitosano potrebbe potenziare gli effetti anticoagulanti del Warfarin. Il tè verde potrebbe interagire con i farmaci chemioterapici . La garcinia cambogia era associata alla tossicità della serotonina in un paziente che assumeva l’integratore insieme a due farmaci inibitori selettivi del reuptake della serotonina. Altri ingredienti, come la caffeina e l’arancia amara, potrebbero avere un effetto additivo se preso con altri stimolanti. È stato anche dimostrato che l’arancio amaro inibisce l’attività del CYP3A4, portando ad un aumento dei livelli ematici di alcuni farmaci, come la Ciclosporina e il Saquinavir.

Questi sono solo alcuni esempi di interazioni tra gli ingredienti degli integratori e dei farmaci per la perdita di peso, sarebbe dunque opportuno, prima di intraprendere un percorso dimagrante completo, o anche solo assumere un “semplice” integratore, rivolgersi sempre e comunque prima ad uno specialista del settore che sia il medico curante o il nutrizionista nel caso specifico.  Consiglio inoltre di non acquistare mai sul web senza una prescrizione specifica, o peggio ancora dal venditore della porta accanto, ma rivolgersi sempre al farmacista di fiducia che, con le sue competenze biochimiche, può dare i giusti consigli sull’integratore in questione.

Sarebbe bene inoltre, scegliere un approccio sano alla perdita di peso.  Il modo migliore per perdere peso e mantenerlo infatti, è seguire un approccio sensato che incorpori un piano alimentare salutare, un ridotto apporto calorico e un’attività fisica moderata sotto la guida di uno specialista del settore come il Dottore in Scienze Motorie. Gli integratori, all’interno di questo approccio integrato, possono essere utili si , ma solo se consigliati dallo specialista, no tassativo al fai da te!

 

 

 

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Federico Zanga
Federico Zanga
Professione Biologo Nutrizionista. Iscritto all’Albo Nazionale dei Biologi, mi occupo di Nutrizione e Alimentazione in stati fisiologici, in fisiologia speciale e stati fisiopatologici accertati. Mi occupo in primis di alimentazione funzionale per le problematiche intestinali come colon irritabile e patologie ad esso correlate. Sono inoltre esperto di nutrizione sportiva e di ricomposizione corporea, avendo conseguito una seconda Laurea Magistrale in Scienze Motorie e, da sempre, uno sportivo e amante di uno stile di vita attivo.

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