Sport di Endurance: alimentazione e integrazione
ottobre 5, 2016

Mangiare poco fa ingrassare!

E’ proprio così : mangiare poco fa ingrassare!

Il motivo è presto detto.

Se da un lato, infatti, vi sono soggetti che abbondano nell’alimentazione,  causando  l’aumento inevitabile  della componente adiposa, dall’altro, soggetti, che,  per timore di metter su dei kg in eccesso, si ipoalimentano.

Capita spesso, nella mia attività professionale, di ritrovarmi dinanzi  soggetti, maschili o femminili, che, pur avendo un Bmi (indice di massa corporea) normopeso, ad impatto visivo mostrano  delle adiposità ben marcate, localizzate su pancia, pettorali, tricipiti (le famose alette di pollo) fianchi, glutei, e, più in generale, la rilassatezza dei tessuti muscolari.

Se, già dal primo impatto, è facilmente comprensibile  il quadro della situazione, il riscontro matematico lo si ottiene attraverso  la valutazione della composizione corporea, effettuata con impedenziometro e tutti gli strumenti del caso specifico.

Il responso, purtroppo, è sempre lo stesso: la magrezza indicata dal Bmi, non rispondente al riscontro visivo, è dovuta ad una cattiva composizione corporea all’interno della quale scarseggia la massa magra e abbondanza quella grassa.

Si tratta, ovvero, del classico soggetto per definizione “falso magro”. Tale soggetto osserva un regime alimentare carente di proteine, responsabili del mantenimento della componente magra del corpo, e dei tanto “temuti” carboidrati.

In tal modo costringe l’organismo, ad attingere gli zuccheri necessari al cervello ed ai globuli rossi, dalla propria massa magra, generando un processo biochimico noto come gluconeogenesi.

Di conseguenza si innesca un circolo vizioso , per cui si mangia poco, le energie si attenuano, la massa magra diminuisce, mentre aumenta quella adiposa e si appare “flaccidi e mollicci”!

Quale, dunque, la strategia vincente per rimodulare la propria composizione corporea facendo aumentare la massa magra a scapito di quella grassa? L’alimentazione è importante, certo, ma in questo caso più che mai è fondamentale un adeguato esercizio fisico anaerobico di sovraccarico muscolare, supportato da un piano alimentare bilanciato con i nutrienti:

Alla mia attività di nutrizionista, associo, pertanto, in ragione delle mie competenze e titoli  certificati, anche la consulenza di   personal training, binomio imprescindibile per il conseguimento di risultati soddisfacenti in termine di linea e tonicità della muscolatura corporea, in un arco temporale ottimizzato.

Federico Zanga
Federico Zanga
Professione Biologo Nutrizionista. Iscritto all’Albo Nazionale dei Biologi, mi occupo di Nutrizione e Alimentazione in stati fisiologici, in fisiologia speciale e stati fisiopatologici accertati. Mi occupo in primis di alimentazione funzionale per le problematiche intestinali come colon irritabile e patologie ad esso correlate. Sono inoltre esperto di nutrizione sportiva e di ricomposizione corporea, avendo conseguito una seconda Laurea Magistrale in Scienze Motorie e, da sempre, uno sportivo e amante di uno stile di vita attivo.

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