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La dieta chetogenica: come funziona

Origini

 

Sin dai tempi antichi si è osservato che il digiuno potrebbe essere efficace nel trattamento
dell’epilessia.
Le descrizioni delle restrizioni dietetiche risalgono al tempo di Ippocrate e vengono menzionate nel
Nuovo Testamento.
Il digiuno è una pratica ampiamente diffusa in diverse religioni, anche se i digiuni religiosi,
concepiti principalmente per la salute spirituale, si rivelano un buon potenziale per la ricaduta
positiva sullo stato di salute fisica.
Un esempio di effetti positivi sulla sanità fisica, mediante il digiuno, lo si trova nel Vangelo di
Matteo, nell’episodio del ragazzo epilettico (demoniaco), i digiuni sono effettivamente presenti nei tre principali periodi di astinenza del cristianesimo greco ortodosso (Natività, Quaresima e Assunzione), nel Daniel Fast di origine biblica (digiuno parziale
religioso dei protestanti evangelici) e nel ben noto Ramadan Islamico.

La dieta chetogenica, altro non è , che un modo di mangiare che imita gli effetti del digiuno. Consumando una dieta ricca di grassi di qualità, adeguata in proteine ​​e povera di carboidrati (non oltre i 20-30 g al giorno)  il metabolismo del corpo inizia a utilizzare il grasso come fonte principale di carburante, piuttosto che carboidrati. Questo spostamento ha effetti profondi sul metabolismo sia per soggetti malati che sani. La dieta mostra risultati  per migliorare o invertire molte condizioni neurologiche e disturbi metabolici. E’ nata infatti ad inizio ‘900, in ambito clinico, per curare l’epilessia infantile, ma poi è stata accantonata grazie alla scoperta e diffusione dei farmaci anti-epilettici. In seguito, visti i notevoli miglioramenti in ambito metabolico, considerati i buoni risultati in termini di perdita di peso, è stata ripresa intorno agli anni ’80 e studiata in maniera sempre più approfondita.

Il meccanismo alla base di questa dieta è quello della chetosi, lo stesso che si instaura durante il digiuno. Durante la chetosi infatti, il nostro organismo, essendo in carenza di zuccheri, produce delle sostanze che danno energia come gli zuccheri, ovvero i chetoni, e utilizza le riserve di grasso corporee. I chetoni, oltre a dare energia come gli zuccheri, hanno in più, il “potere” di ridurre il senso di fame, rendendo l’aderenza al regime chetogenico più semplice di quanto si pensi.

 

Alimenti

 

  • Alimenti permessi durante questa diete: grassi e oli di buona qualità come quelli dell’olio extravergine di oliva e dell’avocado o gli omega 3 del pesce , alimenti puramente proteici come pesce, carne e uova, verdure povere di zuccheri e ricche di fibra come la lattuga o finocchi.
  • Alimenti vietati: tutti quelli contenenti amidi e zuccheri, come pane, pasta, frutta, legumi e le bibite alcoliche, energetiche e gassate.

 

Benefici e applicazioni della dieta chetogenica:

  • Miglioramento dei parametri metabolici ( riduzione di insulina e glicemia nei soggetti che soffrono di iperinsulinemia, livelli di glicemia alta e pcos).
  • Miglioramento dei parametri lipidici ematici come conseguenza di una rapida perdita di peso.
  • Miglioramento dell’acne, possibili applicazioni in patologie autoimmuni come la psoriasi, possibili applicazioni e benefici persino in alcune forme di cancro.

Per seguire la dieta chetogenica, è fondamentale essere sotto stretto controllo medico: no assoluto al fai da te!

Federico Zanga
Federico Zanga
Professione Biologo Nutrizionista. Iscritto all’Albo Nazionale dei Biologi, mi occupo di Nutrizione e Alimentazione in stati fisiologici, in fisiologia speciale e stati fisiopatologici accertati. Mi occupo in primis di alimentazione funzionale per le problematiche intestinali come colon irritabile e patologie ad esso correlate. Sono inoltre esperto di nutrizione sportiva e di ricomposizione corporea, avendo conseguito una seconda Laurea Magistrale in Scienze Motorie e, da sempre, uno sportivo e amante di uno stile di vita attivo.

1 Comment

  1. […] La dieta chetogenica  , attentamente valutata dallo specialista, potrebbe in alcuni casi migliorare la resistenza insulinica. […]

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